AIC Lazio

Un’assemblea digitale

Nella mattinata di sabato 10 ottobre si è svolta finalmente, l’Assemblea dei Soci, prevista per lo scorso aprile e rinviata a causa dell’emergenza Covid.

Per questioni di sicurezza, non abbiamo potuto svolgerla in presenza come avremmo voluto, ma abbiamo colto l’occasione per sperimentarci nell’organizzazione di un’Assemblea digitale. 

Tramite la piattaforma Zoom, abbiamo fatto in modo che la video-conferenza fosse di facile accesso a tutti i Soci partecipanti, i quali dopo essersi registrati, sono entrati, prima nella sala di attesa virtuale e poi all’interno della “stanza” dell’Assemblea.

Ad attenderli vi era il Presidente, Angelo Mocci, insieme ai membri del Consiglio Direttivo e al Comitato Scientifico di AIC Lazio.

Il Presidente ha parlato di questo ultimo periodo, come un tempo evidentemente difficile da dimenticare, ma che porta con sé una buona notizia: l’approvazione dei tanto attesi e “sudati” buoni digitali.

Proprio perché questo traguardo è stato raggiunto grazie all’impegno di tutti, il Presidente ha ricordato quanto il feedback e la partecipazione degli utenti siano ancora fondamentali e necessari.

Ha infatti invitato i Soci a far presente ad AIC Lazio tutte le eventuali difficoltà che riscontrano con le ASL nelil ritiro del codice celiachia ed ha sottolineato il ruolo di monitoraggio del processo di digitalizzazione che l’Associazione sta svolgendo, nonché il confronto che continuamente mantiene con la Regione Lazio.

Tra le principali attività dell’ultimo anno, sono state annoverate l’adeguamento dell’Associazione alla riforma del terzo settore, con la conseguente trasformazione da Onlus in APS – Associazione di promozione sociale, e l’incremento delle attività online, organizzate per compensare la mancanza di quelle in presenza.

Sono state poi illustrate quelle future, tra cui il proseguimento del progetto Medi&Co, in collaborazione con i medici di medicina generale e la FIMMG, e un nuovo impegno che vedrà la presenza di AIC Lazio negli esercizi commerciali, negozi, farmacie e grande distribuzione organizzata.

In seguito, si è svolta la votazione del Bilancio consuntivo 2019, approvato all’unanimità e quella del Bilancio preventivo 2020, anch’esso approvato da tutti i partecipanti. Le votazioni sono avvenute tramite due sondaggi online, i cui risultati sono stati condivisi nell’immediato.

È arrivato poi il momento della presentazione del nuovo referente della provincia di Rieti, Tiziano Massimiliani, eletto all’unanimità tramite sondaggio online.

Tiziano ha raccontato di essersi avvicinato all’Associazione con la scoperta della celiachia del primo figlio e di aver collaborato con AIC Lazio in varie manifestazioni. In tre anni di attività, grazie al suo entusiasmo, è riuscito a creare una ricca rete di volontari, pronti a rendersi disponibili in ogni occasione.

Proprio in questo periodo, infatti, AIC Lazio era pronta a partecipare alla Sagra della patata di Leonessa, purtroppo sospesa, e a portare il progetto in Fuga dal glutine in diverse scuole della provincia. 

A seguire, si è svolto il Convegno Scientifico Il percorso del cittadino: quale collaborazione tra medico del presidio di rete e MMG/PLS?, a cura del Comitato Scientifico Regionale in cui si è parlato della collaborazione tra istituzioni politiche, ospedali/Università e Medici di Medicina Generale.

Anche se negli anni il lavoro di sensibilizzazione svolto da AIC ha visto un incremento medio delle diagnosi di celiachia pari al 10% annuo, rimangono ancora da “scoprire” quelle facilmente confondibili con altre patologie.

È per questo che il nostro Comitato Scientifico reputa necessaria una collaborazione tra istituzioni politiche, ospedali/università e Medici di Medicina Generale e ha deciso di svolgere per la prima volta, un’indagine conoscitiva di effettiva prevalenza della celiachia nei pazienti identificati, secondo le Linee Guida Celiachia, come gruppi a rischio.

Terminato il Convegno, i Soci hanno potuto porre ai medici le proprie domande.

Una partecipante ha chiesto un chiarimento su un argomento definito dai medici molto caldo, ovvero la presenza di anticorpi negativi e la diagnosi di celiachia.

Secondo i medici l’unico marker per determinare la celiachia sono gli anticorpi positivi. L’atrofia, anche marcata, dei villi intestinali può essere causata da tante altre patologie e la presenza di anticorpi aspecifici, può dipendere non solo da un’intolleranza al glutine ma anche da allergie al grano, che presentano sintomi simili alla celiachia.

Il consiglio dei medici è quello di seguire prima una dieta senza glutine e poi, tramite la biopsia, osservare un eventuale miglioramento dei villi intestinali.

L’allergia al grano è stato un altro tema trattato. In quanto patologia ben diversa dalla celiachia, l’allergia al grano richiede, secondo i medici, delle indagini distinte su tutte le tipologie di proteine del grano.

Si è discusso poi sulla frequente prescrizione dei probiotici. Il paziente celiaco, anche se a dieta senza glutine, possiede un microbiota diverso da quelli standard. La dieta senza glutine blocca il meccanismo immunologico del glutine, ma rimane una dieta povera di probiotici, che lascia alterata la flora microbica. I probiotici possono aiutare, quindi, il celiaco ad alleviare quei disturbi che, anche in caso di dieta senza glutine, possono a volte rimanere.

Prima di salutarci, abbiamo ricordato nuovamente l’appello del Presidente.

In caso di difficoltà nel ritiro del codice celiachia, i Soci sono invitati a scrivere una email alla nostra Segreteria o un messaggio alla nostra pagina Facebook e indicare la ASL contattata e il tipo di difficoltà incontrata. 

GRAZIE a tutti i partecipanti e arrivederci alla prossima Assemblea, speriamo in presenza.