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Il 23 novembre è venuto a mancare il Prof. Ettore Cardi, membro del nostro Comitato Scientifico Regionale. Ricordiamo con affetto la sua preziosa presenza e il suo contributo all’interno dell’Associazione con le parole di Paola Fagioli.
“Negli anni 80 la celiachia in Italia era poco conosciuta, ma era ancor più difficile riconoscerla.
È stato in quel periodo che il Prof. Ettore Cardi, Dirigente del reparto di Pediatria del Policlinico Umberto I, ha fondato nel Lazio l’Associazione Italiana Celiachia.
Ha coinvolto alcuni genitori dei suoi piccoli pazienti per migliorare la vita dei celiaci dopo la diagnosi. Le riunioni avvenivano nella sua abitazione, si valutavano i problemi e si cercavano soluzioni.
Quasi nessuno conosceva cosa fosse la celiachia. C’era chi si metteva a disposizione per dare suggerimenti su ricette, chi andava a parlare nelle scuole, altri cercavano in commercio prodotti con un sapore simile a quelli con il glutine, che purtroppo si rivelavano immangiabili, altri ancora cercavano di convincere i farmacisti a mettere in vendita prodotti senza glutine, allora difficilmente reperibili.
A qui tempi, non esisteva l’erogazione gratuita dei prodotti. Dobbiamo rendere merito al Prof. Cardi se è riuscito a dimostrare al Ministero della Salute l’esigenza per i celiaci di ricevere un contributo. Il costo dei prodotti base senza glutine è stato sempre maggiore rispetto a quelli di uso comune.
Nel Lazio siamo partiti da lì, da quel reparto di pediatria, quando era difficile già arrivare ad una diagnosi, quando una tardiva diagnosi rappresentava un pericolo di vita. Poi, dopo il suo ritiro dalla pubblica professione, è entrato a far parte del Comitato Scientifico Regionale e del Comitato Scientifico Nazionale. È stato in quel periodo che ho avuto la fortuna di conoscere il Professore. Una persona generosa, sensibile, ma anche un uomo di scienza e con un senso pratico, determinato a raggiungere i risultati. Ha messo a nostra disposizione la sua esperienza e la sua vita di relazione.
Ricordo le nostre telefonate per confrontarci, per realizzare i programmi scientifici ECM, la sua partecipazione ad attività anche non proprio scientifiche, come far parte della giuria nel Trofeo di Alta Cucina senza glutine.
A lui i celiaci devono molto, anche se la sua umiltà non lo ha mai portato ad una grande visibilità.
A me resterà il suo ricordo, un esempio di dedizione e di grande umanità, sempre disponibile.
Mi mancherà.”
Paola Fagioli
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