È molto raro trovare in Italia delle rievocazioni storiche aperte a tutti, che dedicano attenzione anche al pubblico celiaco.
Il Presepe vivente di Montefiascone, un borgo in provincia di Viterbo, è uno dei pochi, o forse, l’unico caso in cui la proposta enogastronomica dell’evento ha assunto un carattere davvero inclusivo.
Durante il periodo natalizio, il centro storico della cittadina, arroccata sulle pendici del Lago di Bolsena, ha accolto una manifestazione curata nei minimi dettagli, dalle scenografie, ai costumi, agli allestimenti, sino al buffet senza glutine offerto dall’Associazione.
Abbiamo partecipato con molto piacere all’evento già a partire dalla sua conferenza di lancio del 9 dicembre, durante la quale è stata proposta una degustazione di eccellenza, con panettoni, focacce, bruschette con l’olio di Montefiascone, più volte campione del mondo, e tante altre specialità senza glutine del territorio.
Sempre nell’ambito della manifestazione, un altro momento di incontro si è svolto nei pomeriggi del 17 e 18 dicembre con l’appuntamento “I Profumi e il Calore del tè davanti al presepe”. Per volere dell’amministrazione locale, la degustazione di tè è stata organizzata interamente secondo la formula glutenfree e lactose free.
Ad accompagnare i tè provenienti dalle diverse parti del mondo, vi erano infatti biscotti e altri prodotti di pasticceria senza glutine e senza lattosio.
Ma veniamo all’appuntamento centrale della manifestazione.
Nelle tre giornate del 26 dicembre, 1° e 6 gennaio, il borgo ha fatto da ambientazione ad un suggestivo ed emozionante presepe dedicato a San Francesco, intitolato “San Francesco e Montefiascone, il presepe degli umili”.
Montefiascone, infatti, sorge proprio lungo la Via Francigena. Si narra che il santo si fermò nella cittadina e che proprio nei giorni precedenti il Natale, insieme ad uno dei suoi seguaci, frate Morico da Viterbo, rievocò il presepe di Greccio in terra di Tuscia.
Allestito e diretto da un’associazione e da una compagnia teatrale locale, il presepe ha condotto i visitatori in un vero e proprio viaggio nel tempo.
Le scenografie, ambientate nel lontano 1200, hanno visto ben 150 personaggi in costume d’epoca – i pastori, il fabbro, le filatrici, il falegname, il vasaio, il mugnaio, le pittrici e altri mestieranti del tempo – recitare monologhi e dialoghi, accompagnati dal suono delle zampogne.
Tra i vicoli medievali si potevano ammirare le antiche cantine, i palazzi d’epoca, il quartiere della biblioteca comunale e il convento delle suore benedettine. Lungo la strada non mancavano degustazioni tipiche a base di ricotta e formaggio, fagioli, frittelle, panini e vin brulè e lo speciale punto ristoro allestito da AIC, pronto a ricevere i visitatori celiaci.
Dopo un percorso di circa 500 metri, gli spettatori giungevano così nel cuore del centro storico, dove era stata allestita la Grotta della Natività, fulcro della manifestazione.
L’evento ha visto un grande coinvolgimento sia degli organizzatori che del pubblico e ha attirato molti partecipanti.
L’attenzione riservata alle intolleranze alimentari e il coinvolgimento nell’organizzazione tecnica di diversi ragazzi “speciali” hanno reso la manifestazione perfettamente in linea con lo spirito di fratellanza di San Francesco.
Siamo molto soddisfatti di aver garantito la nostra presenza nella provincia di Viterbo e diamo appuntamento a fine luglio, con la Fiera del Vino e la rievocazione storica dedicata alla Contessa Matilde di Canossa.
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Ringraziamo la direzione artistica del Comune di Montefiascone e tutti i volontari che sono intervenuti.